Addio autovelox in tutta Italia: l’ipotesi che potrebbe verificarsi entro il mese di ottobre. Cosa sta succedendo nei Comuni.
Si sente spesso parlare di autovelox e di multe con tanto di “consiglio” su come pagarle e quando conviene. Ora, ecco una novità che potrebbe vedere questi sistemi scomparire molto presto in tutta Italia se il Mit non farà un decreto attuativo entro il 19 agosto avviando il censimento delle apparecchiature da parte di comuni, province e regioni.

Autovelox a rischio spegnimento: cosa succede
Potrebbero esserci novità importanti sul fronte automobili, sicurezza e non solo. Infatti, gli autovelox sono a rischio spegnimento in tutta Italia dal mese di ottobre. Questa ipotesi potrebbe diventare realtà nel caso in cui il Mit non farà un decreto attuativo entro il 19 agosto avviando il censimento delle apparecchiature da parte di comuni, province e regioni.
Gli enti del nostro Paese avranno due mesi di tempo per inviare i dati allo stesso ministero. Entro il 18 ottobre, quindi, potrebbe accadere qualcosa di veramente insolito per i dispositivi di controllo della velocità stradale. A ricordare cosa sta accadendo è stato il Codacons.
Il censimento
Il Codacons ha ricordato quanto previsto dal Decreto Infrastrutture andando ad evidenziare “una situazione paradossale venutasi a determinare a causa di ritardi, leggi macchinose e inutili complicazioni burocratiche. Il decreto, che come noto era finalizzato a garantire maggiore trasparenza circa l’utilizzo degli apparecchi di rilevazione automatica della velocità, stabilisce l’obbligo in capo a comuni, province e regioni, di censire e comunicare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tutti i dispositivi autovelox presenti sui rispettivi territori, per la pubblicazione nell’apposita sezione del portale telematico istituzionale dello stesso ministero”.
In questa ottica, comuni, province e regioni dovranno comunicare non solo la localizzazione e i dati tecnici di ogni apparecchio, ma anche le informazioni relative alla conformità, al modello e all’omologazione. Tale comunicazione, stando al decreto, “è condizione necessaria ai fini del legittimo utilizzo delle apparecchiature”. Di fatto, se i comuni che non forniranno i dati in questione non potranno più utilizzare gli autovelox.